The Brutalist: il montatore conferma l’uso dell’AI per la performance di Adrien Brody, scatenando una tempesta di polemiche

Il film “The Brutalist” ha suscitato grande attenzione nel panorama cinematografico per le sue innovazioni tecniche e per l’uso controverso dell’intelligenza artificiale nella performance degli attori. In particolare, le recensioni entusiastiche hanno fatto emergere un dibattito sulle implicazioni etiche e artistiche legate all’uso dell’AI per migliorare la resa delle lingue difficili da pronunciare. Il montatore Dávid Jancsó ha spiegato le ragioni dietro questa scelta e il processo di integrazione dell’AI, sottolineando come questa tecnologia possa apportare vantaggi non solo alla produzione, ma anche alla qualità del film.

  • Uso dell’intelligenza artificiale: Controversia sul suo impiego per migliorare le prestazioni linguistiche di Brody e Jones.
  • Recensioni entusiaste: Il film è stato accolto positivamente ed è attualmente il più premiato della stagione.
  • Discussione sull’IA: Jancsó enfatizza l’importanza di avere un dialogo aperto riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale nel cinema.

Il Futuro del Cinema: L’Intelligenza Artificiale in “The Brutalist”

Nell’era contemporanea, il cinema si evolve costantemente, integrando tecnologie innovative per migliorare le performance attoriali e la narrazione. Un esempio lampante è “The Brutalist”, un film che ha catturato l’attenzione per le sue scelte audaci, tra cui l’impiego dell’intelligenza artificiale. Questa pellicola ha ricevuto consensi dalla critica e una serie di nomination a prestigiosi premi, ma non senza controversie legate all’uso dell’AI.

Recensioni Entusiastiche e Critiche

“The Brutalist” ha ottenuto recensioni molto positive, ma ha anche suscitato dibattiti per come ha utilizzato l’intelligenza artificiale per colmare alcune lacune linguistiche dei protagonisti, Adrien Brody e Felicity Jones. In particolare, un segmento chiave della pellicola richiedeva che i due attori parlassero ungherese, lingua notoriamente complessa da apprendere.

The Brutalist: il montatore conferma l’uso dell’AI per la performance di Adrien Brody, scatenando una tempesta di polemiche

L’Intervento dell’Intelligenza Artificiale

Durante un’intervista con Red Shark News, il montatore del film, Dávid Jancsó, ha illustrato:
“La necessità di integrare abilità linguistiche per una parte specifica ha spinto il nostro team a considerare l’AI.” Questo momento cruciale è caratterizzato dalla lettura di una lettera da parte del personaggio interpretato da Brody, completamente in ungherese.

La Tecnologia Dietro la Magia

Il team di produzione ha utilizzato Respeecher per registrare le voci degli attori e successivamente aggiungere le parti mancanti in ungherese. Jancsó ha condiviso:
“Abbiamo cercato di preservare l’autenticità delle loro interpretazioni.” Da notare che anche la voce di Jancsó appare nel film, evidenziando l’attenzione ai dettagli.

Perché Usare l’Intelligenza Artificiale?

Jancsó ha giustificato l’uso dell’AI dicendo:

  • “Dobbiamo velocizzare il processo creativo.”
  • “L’AI ci aiuta a risolvere piccoli problemi che altrimenti ci avrebbero trattenuto in post-produzione.”

Un Dibattito Necessario sul Futuro dell’Intelligenza Artificiale nel Cinema

Il montatore ha anche difeso l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore cinematografico, sottolineando:
“È importante avere conversazioni aperte riguardo agli strumenti forniti dall’AI. Anche se può sembrare controverso, non c’è nulla nel film che non sia già stato realizzato prima; semplicemente accelera il lavoro.”

In conclusione, “The Brutalist” non è solo un’opera da apprezzare per la sua narrazione e il suo cast, ma è anche un esempio di come il cinema possa sfruttare la tecnologia per superare nuove sfide. Con il progredire della tecnologia, sarà interessante osservare come i registi continueranno a integrare l’AI nelle loro opere future.

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