Netflix e la strana richiesta agli sceneggiatori di annunciare ciò che i personaggi stanno facendo

Il recente articolo di N+1 Magazine ha sollevato un acceso dibattito riguardo alle nuove direttive impartite da Netflix ai propri sceneggiatori. Queste indicazioni, finalizzate a rendere più accessibili le trame per gli spettatori che guardano in sottofondo, sembrano compromettere la creatività e le tecniche narrative tradizionali. La richiesta di esposizione esplicita delle azioni dei personaggi ha suscitato reazioni contrastanti, mettendo in discussione la qualità del contenuto prodotto dalla piattaforma. Questo cambiamento, assieme ad altre tendenze, potrebbe segnare una nuova era nella produzione cinematografica.

  • Netflix richiede ai personaggi di annunciare ciò che fanno per facilitare la visione distratta.
  • La direttiva contrasta con il principio del “Show, don’t tell” nella scrittura cinematografica.
  • Si promuovono micro-generi come il “casual viewing” per adattarsi a spettatori poco attenti.

Negli ultimi tempi, Netflix ha attirato l’attenzione per alcune scelte creative che hanno suscitato dibattito tra gli sceneggiatori e gli appassionati di cinema. Le nuove indicazioni fornite dalla piattaforma di streaming sollevano interrogativi su come i contenuti vengano realizzati e presentati al pubblico.

Le Direttive Contestate di Netflix

Secondo le informazioni riportate da N+1 Magazine, i vertici di Netflix avrebbero impartito direttive piuttosto discutibili ai loro team di sceneggiatura. Queste istruzioni richiederebbero ai personaggi di “annunciare” le proprie azioni, facilitando la comprensione della trama anche per quei telespettatori che seguono il programma in modo distratto.

Netflix e la strana richiesta agli sceneggiatori di annunciare ciò che i personaggi stanno facendo

Reazioni degli Sceneggiatori

Fino a questo momento, queste richieste avevano trovato poca opposizione, ma ora sembra che la situazione stia cambiando. Diverse voci dal mondo della sceneggiatura hanno confermato a N+1 che i dirigenti di Netflix continuano a insistere affinché i personaggi esplicitino le proprie azioni e intenzioni, un approccio che potrebbe limitare la creatività narrativa.

Esempio Pratico

Un caso emblematico di questa tendenza è rappresentato dal film Irish Wish, con Lindsay Lohan. In una scena, il personaggio interpretato dalla Lohan comunica chiaramente al suo amante James: “Abbiamo passato una giornata insieme, ma questo non ti dà il diritto di mettere in discussione le mie scelte di vita. Domani sposo Paul Kennedy.” Una risposta secca da parte di lui, “Questa sarà l’ultima volta che mi vedrai…”, evidenzia l’approccio quasi didascalico voluto dalla piattaforma.

Implicazioni sulla Scrittura Cinematografica

Queste scelte sembrano contrastare una delle regole fondamentali del cinema: “Show, don’t tell”. Questa filosofia incoraggia la narrazione visiva piuttosto che spiegazioni esplicite, ma sembra che Netflix preferisca un approccio più diretto e facilmente comprensibile.

Micro-Generi e Casual Viewing

In aggiunta, Netflix sta abbracciando diversi micro-generi nella selezione dei nuovi progetti, privilegiando quelli adatti al “casual viewing”, ovvero film e serie che possono essere gustati anche come semplice sottofondo durante altre attività quotidiane.

Evoluzione delle Richieste

Queste recenti modifiche si inseriscono in un contesto più ampio in cui Netflix, un anno fa, aveva già richiesto ai suoi autori di introdurre un livello di dramma significativo nei primi cinque minuti delle opere. L’obiettivo era quello di catturare immediatamente l’attenzione dello spettatore e prevenire abbandoni prematuri.

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