Justin Baldoni citato in giudizio dall’ex pubblicista per violazione contrattuale

Il caso che coinvolge Justin Baldoni e Blake Lively ha attirato l’attenzione del pubblico, sollevando interrogativi su molestie e ritorsioni nel mondo di Hollywood. L’accusa di Blake verso Baldoni ha portato a una denuncia formale, con una serie di sviluppi legali che includono anche una causa da parte dell’ex agente pubblicitario di Baldoni, Steph Jones. La situazione si complica ulteriormente con le accuse di diffamazione e violazione di contratto, rivelando una rete intricata di conflitti e tensioni nel settore.

  • Baldoni citato in giudizio per violazione di contratto dall’ex pubblicista.
  • Blake Lively accusa Baldoni di molestie sessuali e campagne diffamatorie.
  • Causa coinvolge anche nuove accuse contro collaboratrici di Baldoni.

Il panorama di Hollywood è sconvolto da nuovi sviluppi legali che coinvolgono Justin Baldoni e Blake Lively. Le recenti accuse di molestie sessuali hanno portato a una complicata rete di cause legali, esponendo relazioni turbolente e violazioni contrattuali. Scopriamo i dettagli di questa situazione che ha catturato l’attenzione dei media.

Accuse di molestie e ritorsioni

Dopo le gravi affermazioni di Blake Lively, il noto attore Justin Baldoni si trova ora in una posizione difficile. Lively ha accusato Baldoni di molestie sessuali, accusandolo anche di aver orchestrato un piano per danneggiare la sua reputazione.

Justin Baldoni citato in giudizio dall’ex pubblicista per violazione contrattuale

Causa legale contro Baldoni

La situazione si complica ulteriormente con la causa intentata dall’ex agente pubblicitario Steph Jones. Secondo Jones, Baldoni avrebbe violato un contratto stipulato all’inizio dell’anno, che prevedeva un compenso mensile di 25.000 dollari per i suoi servizi. Questa presunta violazione si sarebbe verificata quando Baldoni ha deciso di abbandonare la sua agenzia, Jonesworks, per unirsi a un nuovo studio fondato da Jennifer Abel, ex collaboratrice di Jones.

Accuse di diffamazione e campagna mediatica

Steph Jones non si è fermata qui. Ha citato in giudizio anche Jennifer Abel e Melissa Nathan, la pubblicista di Baldoni. Jones sostiene che entrambe abbiano orchestrato una campagna di diffamazione contro Blake Lively, cercando di incolpare lei di tutta la faccenda. Nella denuncia, afferma: “Ad oggi, Abel e Nathan continuano a lanciare false accuse contro di me, cercando di danneggiarmi nel settore mentre le loro azioni illecite emergono.”

Il clima di lavoro ostile sul set

Le accuse di Lively non si limitano solo al comportamento di Baldoni. Durante le riprese, l’attrice ha richiesto una riunione con il personale per affrontare il clima di lavoro che definisce ostile, legato alle problematiche sollevate da Baldoni. Durante questo incontro, Lively ha chiesto esplicitamente che Baldoni smettesse di mostrarle contenuti inappropriati e di parlare di argomenti delicati come la pornografia e le esperienze personali.

Violazione di accordo da parte di Baldoni

In aggiunta, Lively ha affermato che la casa di produzione Wayfarer Studios aveva stabilito un accordo per limitare la promozione del film, evitando di concentrarsi sul tema della violenza domestica. Tuttavia, secondo quanto dichiarato, Baldoni avrebbe ignorato completamente questa direttiva, parlando comunque dell’argomento durante le interviste.

Questa intricata situazione legale evidenzia le tensioni e le controversie che possono sorgere dietro le quinte di Hollywood, mostrando quanto possa essere complesso il mondo dello spettacolo.

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