Devotion – Sulle ali dell’onore: la vera storia dietro il film con Jonathan Majors e Glen Powell.

In evidenza: Vota i migliori film del 2024. La pellicola “Devotion – Sulle ali dell’onore” racconta la storia dell’amicizia tra il pilota afroamericano Jesse L. Brown e il suo gregario Tom Hudner durante la guerra di Corea. Diretta da J.D. Dillard e basata su eventi realmente accaduti, il film offre una visione profonda di eroismo e sacrificio, affrontando tematiche di razzismo e amicizia in un periodo difficile della storia americana. Con interpretazioni di Glen Powell e Jonathan Majors, il film è ora disponibile su Netflix, catturando l’attenzione del pubblico.

  • La storia vera di Jesse L. Brown, primo aviatore afroamericano nella Marina degli Stati Uniti.
  • Il gesto eroico di Tom Hudner che si schiantò per cercare di salvare il suo amico.
  • Le sfide sociali e razziali affrontate durante gli anni Cinquanta negli Stati Uniti.

Devotion – Sulle ali dell’onore: Un racconto di amicizia e coraggio

Il fascino delle storie vere ha sempre attratto il pubblico, in particolare nell’era dello streaming. Un esempio significativo è Devotion – Sulle ali dell’onore, un film del 2022 diretto da J.D. Dillard, ispirato al libro di Adam Makos, Devotion: An Epic Story of Heroism, Friendship, and Sacrifice. Malgrado non abbia avuto una distribuzione cinematografica tradizionale, è ora disponibile su Netflix e racconta l’intensa relazione tra due piloti durante la guerra di Corea, interpretati dai talentuosi Glen Powell e Jonathan Majors.

Un’amicizia tra i cieli della Corea

Ambientato negli anni Cinquanta, Devotion esplora il legame straordinario tra il pilota afroamericano Jesse L. Brown e il suo gregario Tom Hudner. Durante un periodo critico della guerra di Corea, i due uomini affrontarono insieme missioni pericolose a bordo degli F4U Corsair, noti per la loro aerodinamica superiore.

Devotion – Sulle ali dell’onore: la vera storia dietro il film con Jonathan Majors e Glen Powell.

Il dramma della guerra e il sacrificio

In ottobre del 1950, Brown e Hudner erano in servizio sulla portaerei USS Leyte, situata vicino alla penisola coreana. Il loro coraggio venne messo alla prova quando, il 4 dicembre, l’aereo di Brown venne colpito dal fuoco nemico e si schiantò in un’area isolata. Determinato a salvare il suo amico, Hudner si schiantò intenzionalmente nel tentativo di assisterlo, ricevendo in seguito una Medal of Honor per il suo gesto eroico.

La vita di Jesse L. Brown: Dalle origini all’eroismo

Ma chi era realmente Jesse L. Brown? Nato nel Mississippi nel 1925, visse in condizioni modeste senza riscaldamento né acqua corrente. Crescendo con quattro fratelli e una sorella, il giovane Jesse doveva percorrere a piedi 5 km per andare a scuola e lavorava nei campi durante il suo tempo libero. La sua passione per l’aviazione si accese quando, all’età di sei anni, partecipò a uno spettacolo aereo accompagnato dal padre.

Il sogno di diventare pilota

Affrontando le difficoltà della segregazione razziale, Brown lasciò il Mississippi e intraprese vari lavori finché non poté iscriversi al programma V-5 della Marina. Dopo aver completato l’addestramento nel 1947, divenne il primo afroamericano del programma e un abile pilota.

Il tragico destino di Brown

Quando scoppiò la guerra di Corea, Brown fu inviato nelle zone critiche del bacino di Chosin. Purtroppo, il 4 dicembre 1950, mentre svolgeva una missione di ricerca, subì un incidente fatale a causa di un attacco nemico. Nonostante gli sforzi di Hudner per salvarlo, Brown morì a causa delle ferite riportate e del freddo estremo. L’area dove si schiantò fu successivamente bombardata, e il corpo di Brown non è mai stato recuperato. La sua memoria è onorata attraverso riconoscimenti come la Distinguished Flying Cross, la Purple Heart e la Air Medal.

Un ultimo gesto di onore

Nel 2013, Hudner, ormai avanti negli anni, visitò Pyongyang nella speranza di recuperare i resti del suo amico, dimostrando così che il legame di amicizia forgiato in guerra perdura anche oltre la morte.

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